Lighthouse è un progetto open-source targato Google, uno strumento di automazione che permette, come dichiarato dalla casa di Palo Alto, di migliorare la qualità delle pagine Web, permettendo all’utilizzatore di “sistemare” problemi comuni che potrebbero affliggere le feature di un sito, dalla performance, all’accessibilità, fino alla qualità dell’URL ed alla User Experience.
Google Lighthouse può essere utilizzato in combinazione con i seguenti tre strumenti:
- Chrome DevTools. permette di eseguire in modo semplice delle revisioni a pagine che necessitano di autenticazione, e di produrre report in formato user-friendly.
- Linea di comando. permette di automatizzare le esecuzioni Lighthouse via shell script
- As a Node module. permette di includere Lighthouse nei sistemi di integrazione continua, pratica che si applica in contesti in cui lo sviluppo del software avviene attraverso un sistema di versioning
Il rapporto finale stilato da Google Lighthouse prende in considerazione 5 aspetti fondamentali: performance, Progressive Web App, best pratices, accessibilità e SEO.
Performance
Il rapporto sulle performance del sito è sicuramente una delle voci più importanti prese in considerazione da Lightouse. Il prodotto di casa Google presenta una sorta di recensione tecnica relativa alle prestazione del sito in analisi, con informazioni relative ai tempi:
- tempo di interazione con il sito
- tempo di produzione del “primo” rendering
- speed index
- time-lapse
L’ultima voce è alquanto interessante: permette di avere una panoramica grafica, come una vera e propria collezione di “fotografie” che mostrano l’andamento della pagina nel tempo, nella fase di elaborazione e rendering da parte del browser.
Progressive Web App
In questa sezione vengono analizzati gli aspetti della pagina che mirano ad aumentare l’accessibilità, la scalabilità e la user-experience offerta ai vari utilizzatori di dispositivi mobili, come smartphone e tablet. La qualità dell’esperienza offerta agli utenti è dunque sotto recensione. In questo caso vengono presi in considerazione svariati aspetti, come la possibilità di rotazione dello schermo senza perdita di usabilità, il tempoi di caricamento della pagina attraverso connessione 3G, l’utilizzo (corretto e sapiente) di Web Services/Web Workers, tecnologie che consentono di migliorare i servizi mobile.
Best practice
Questo punto di analisi, come indica la voce, analizza la presenza e l’utilizzo delle “pratiche migliori” di progettazione e sviluppo. Ad esempio, dato che Google, nei suoi algoritmi, sta iniziando a preferire gli utilizzatori di certificati SSL a discapito dei non utilizzatori, verrà tenuto in considerazione l’utilizzo di un dominio HTTPS al posto di un HTTP.
Accessibilità
Analisi relativa a tutti i fattori che contribuiscono alla presenza ed alla realizzazione dell’accessibilità della pagina: disponibilità ad essere visualizzata in screen reader, disponbilità ad essere visualizzata da utenti con disabilità visive, uditive, cognitive, vocali, dell’apprendimento, fotosensibilità. Più la pagina presenta accessibilità a tutte le categorie di utenti, più il relativo punteggio sale.
SEO
Il punteggio SEO è, per quasi tutte le aziende che utilizzano un sito Web, uno dei valori fondamentali su cui vengono spesi soldi e risorse, al fine di aumentare la visibilità del proprio servizio all’interno dei motori di ricerca. Nella voce SEO vengono dunque analizzati tutti i possibili fattori che lo influenzano (positivamente e negativamente): meta-tags, qualità delle informazioni, titolo, keywords, e tutte le pratiche moderne di Search Engine Optimization.
Per una panoramica dettagliata su tutte le funzionalità offerte da Lighthouse, vi rimando alla documentazione ufficiale.